Quattro giorni a Barcellona sono sufficienti per respirare la sua atmosfera colorata e vibrante e ammirare alcune delle sue principali opere d’arte (tra le quali inseriamo anche la gastronomia locale!). Decidere cosa vedere in quattro giorni, però, può essere complicato se non conoscete bene la capitale catalana: con questo articolo vi togliamo le patatas bravas (ah-ah) dal fuoco e vi proponiamo un itinerario completo di quattro giorni a Barcellona.
Unico requisito: indossate scarpe e abiti comodi perché ci sarà tanto da girare!
Giorno 1: Plaça Catalunya, Rambla, Boquería, Barrio Gótico, Sagrada Familia
Iniziate la vostra avventura a Barcellona dal cuore storico della città.
Plaça Catalunya
Partite dalla piazza da cui si dipana gran parte della vita sociale di Barcellona, la centrale Plaça Catalunya. Questa è una delle piazze più grandi e vivaci di Barcellona, e anche punto di incontro strategico per spostarsi verso altre zone della città.
Sin dalla sua costruzione, nel 1927, è un luogo di ritrovo per persone del posto e turisti. La riconoscete per il viavai di persone: c’è chi la attraversa di fretta, chi approfitta delle panchine per riposare e chi ci porta i bambini per dare da mangiare ai (tantissimi!) piccioni.
Intorno a Plaça Catalunya spopolano grandi magazzini (tra cui l’emblematico Corte Inglés), catene di ristoranti, caffetterie e fast food.
Rambla e Mercato de la Boquería
A sud di Plaça Catalunya, direzione mare, si allunga la famosa Rambla, una delle strade più emblematiche di Barcellona.
Questa via pedonale si estende per circa 1,2 chilometri, da Plaça Catalunya al Port Vell, il porto vecchio. È una passeggiata imperdibile per chi visita Barcellona per la prima volta: qui si radunano artisti di strada, mimi, piccole e grandi eccentricità di Barcellona ma anche storici chioschi di fiori e di caramelle.
La Rambla è il risultato dell’espansione e dell’unione di vari sentieri cittadini con il passare dei secoli ma è nel corso del XIX secolo che inizia a prendere la forma che conosciamo oggi, con la creazione di un’ampia e alberata strada pedonale.
Una delle soste più amate lungo la Rambla, e che non potete perdere, è il meraviglioso mercato della Boqueria.
Questo mercato coperto sarà il vostro paradiso se amate il cibo, sia mangiarlo che fotografarlo: con i suoi banchi di frutta, verdura, spezie e dolci dai colori vibranti, la Boquería vi regalerà infiniti scorci da immortalare e delizie da gustare.
Se siete in vena di shopping gastronomico, qui trovate una ricca selezione di prodotti freschi. Se invece avete semplicemente fame, fermatevi a uno dei puestos in cui gustare tapas e altri sapori unici della cucina locale.
Barrio Gótico
Dopo i profumi e i colori della Boqueria, dirigetevi verso le strette viuzze del Barrio Gótico. Questo fu il primo nucleo urbano della Barcellona in epoca romana, quando la città si chiamava Barcino. Fondata dai Romani nel I secolo a.C., Barcino era un importante insediamento strategico e commerciale e nel Barrio Gótico di oggi è ancora possibile trovare tracce di questa antica città, come il tratto di mura romane che circonda la Cattedrale di Barcellona.
Durante il Medioevo, il quartiere ha visto un veloce sviluppo architettonico, con la costruzione di chiese, palazzi e monasteri. L’influenza dell’architettura gotica ha lasciato un’impronta indelebile sui suoi edifici: ne è un esempio la Cattedrale di Barcellona (nome ufficiale Cattedrale della Santa Croce e Santa Eulalia) che presenta elementi gotici, come le guglie e le decorazioni scolpite della facciata.
Oggi il Barrio Gótico è un’affascinante combinazione di storia, deliziosi angoli come Plaça de Sant Felipe Neri o il misterioso Puente del Bisbe, e moderne gallerie d’arte e di artigianato. Includete nel percorso anche un passaggio a Plaça de Sant Jaume, ora sede del Comune e della Generalitat di Barcellona, e centro delle più famose manifestazioni folkloriche della città.
Dove pranzare in zona barrio Gótico?
Dopo tanto passeggiare tra le storie e i misteri del centro storico di Barcellona, probabilmente si sta facendo sentire un certo languorino. Se non avete fatto rifornimento tra i puestos del Mercato della Boquería, nel quartiere Gótico trovate tante locande e ristoranti tipici da provare: l’antichissimo Can Culleretes (Carrer d’en Quintana, 5), Bodega Vasconia (Carrer d’en Gignàs, 13) o El Louro (Rambla dels Caputxins, 37) sono alcuni dei nostri preferiti.
Trovate tanti altri suggerimenti su dove mangiare nel Gótico nel nostro articolo dedicato.
Visita opzionale: Barrio del Raval e MACBA
Se preferite i quartieri multiculturali, oltre al barrio Gótico potete visitare il Raval, quartiere a pochi passi dalla Rambla. Il Raval è un quartiere pieno di contraddizioni, dove si alternano strade trendy, dalla scena artistica vivace, ottimi ristoranti di cucina internazionale e altre zone… decisamente più ruggenti.
Se in passato era considerato uno dei quartieri più pericolosi di Barcellona, oggi il Raval – nonostante i suoi numerosi problemi da risolvere – è una zona dove privati cittadini e associazioni si impegnano attivamente nella promozione dell’inclusione sociale e culturale.
Progetti di riqualificazione urbana e programmi di integrazione hanno contribuito a migliorare la qualità della vita nel quartiere e a renderlo un luogo accogliente e dinamico per residenti e turisti. Uno dei suoi centri culturali più famosi e visitati è il MACBA (Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona), che ospita una ricca collezione di opere d’arte contemporanea.
Sagrada Familia
La tappa finale di questo primo giorno a Barcellona è la Sagrada Familia, l’incredibile basilica progettata dall’architetto Antoni Gaudí. Questo straordinario edificio in stile modernista è ancora in fase di costruzione, e c’è chi per questo lo chiama “il progetto infinito”. È stata iniziata nel 1882 e per il momento si prevede che sarà completata nel 2026, in occasione del centenario della morte dell’architetto. Nonostante ciò è un’attrazione imperdibile di Barcellona.
Ammirate le sue splendide facciate scolpite con episodi biblici, le luci mistiche dei suoi interni generate dalle vetrate colorate, e la vista panoramica da una delle due torri visitabili.
La Sagrada Familia è uno dei monumenti più visitati di Barcellona, per cui è imprescindibile prenotare il biglietto con anticipo.
Giorno 2: Parc Güell, Gràcia, Casa Vicens, Passeig de Gràcia, La Pedrera, Casa Batlló
Il secondo giorno del tour di quattro giorni a Barcellona è dedicato all’esplorazione delle opere di uno dei più grandi architetti catalani (e del mondo), Antoni Gaudí.
Parc Güell
Iniziate la giornata al Parc Güell, un parco pubblico con splendide terrazze mosaicate ed edifici che sembrano le case di zucchero delle fiabe dei fratelli Grimm. Il Parc Güell offre una vista panoramica sulla città e un’esperienza immersiva nella creatività di Antoni Gaudí, che ha progettato il parco nel 1900 per l’imprenditore Eusebi Güell.
Passeggiate tra i giardini del parco e ammirate i tanti dettagli architettonici che Gaudí ha disseminato tra i viali e le aree verdi. Partite per esempio dalla colorata salamandra che riposa sorniona sulla scalinata all’ingresso del parco. Non perdete poi le altre aree monumentali: la Plaza de la Naturaleza e il profilo ondulato delle panchine-balaustre da cui scattare foto incredibili della città, la sala ipostila con le colonne doriche che la sostengono o il curioso Pórtico de la Lavandera.
Con il biglietto di entrata al Parc Güell potete visitare la Zona Monumentale, dichiarata Sito patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e passeggiare per le zone verdi e panoramiche del parco.
Barrio de Gràcia e Casa Vicens
Visto che siete a Parc Güell approfittate per dirigervi verso il non lontano barrio di Gràcia, quartiere bohémien che amerete per le stradine affascinanti, i negozi di abbigliamento e artigianato sostenibile e una vivace vita notturna.
Alcune delle sue piazze pittoresche non dormono mai (per la gioia dei vicini!), come Plaça del Sol e Plaça del Diamant: venite qui se volete godervi uno degli angoli più caratteristici della buena vibra barcellonese.
Ma i bar e lo shopping di Gràcia non sono l’unica ragione per visitare il barrio: qui c’è anche un gioiello architettonico chiamato Casa Vicens, una delle prime opere di Gaudí. Questa casa in stile modernista è una meraviglia di dettagli intricati e motivi floreali ispirati alla natura: il suo tratto distintivo, che ve la farà riconoscere a distanza, è la sua facciata decorata con piastrelle di ceramica bianche e verdi. Visitate anche l’interno della casa per ammirare l’arte e l’artigianato che la caratterizzano.
Passeig de Gràcia, La Pedrera, Casa Batlló
Dopo l’elegante Casa Vicens, spostatevi su Passeig de Gràcia, il boulevard per eccellenza di Barcellona dove continuare l’itinerario tra le case della nobiltà catalana. Qui, a inizio Novecento, nascono alcune delle boutique più eleganti della città e, ancora oggi, questa strada accoglie turisti e persone d’affari nei suoi hotel di lusso. Non saranno solo le sbrilluccicanti vetrine a catturare il vostro sguardo, ma anche le incredibili facciate dei suoi edifici in stile modernista.
Casa Batllò è una delle meraviglie architettoniche opera di Antoni Gaudí che richiama ogni anno milioni di turisti. La riconoscete per la sua facciata unica, decorata con mosaici colorati e balconi ondulati che sembrano usciti da una fiaba. Per visitarla anche all’interno, seguite l’audioguida che vi racconta la storia di ogni sala e dell’innovativa progettazione degli spazi così caratteristica dell’opera di Gaudí.
Negli ambienti interni di Casa Batllò si mescolano magicamente realtà e fantasia, con finestre dalle forme morbide, pareti colorate e giochi di luce. Anche il tetto dell’edificio nasconde sorprese, originali sculture e una vista panoramica su tutta la città.
Sempre su Passeig de Gràcia, a dieci minuti da Casa Batllò, c’è La Pedrera (il cui nome ufficiale è Casa Milà), altro capolavoro di Gaudí. Ha una forma sinuosa, che occupa come un’onda un angolo del Passeig. Potete ammirarla solo da fuori oppure visitare i suoi cortili interni e salire fino al tetto, dove la terrazza scultorea si apre su una vista panoramica di Barcellona.
Giorno 3: Born, Ciutadella, Palau de la Música, Port Vell e Barceloneta
Nel terzo giorno di itinerario a Barcellona ci spostiamo tra due altre antichissime zona della città: il Born e la Barceloneta.
Il Born
Il Born è un’altra delle aree di Barcellona che, come il Gotico, ha saputo armonizzare il ricordo del passato con la vivace modernità del presente. Tra le sue stradine acciottolate e gli antichi edifici dei mercanti medievali di Barcellona, oggi spuntano boutique alla moda, gallerie d’arte e di artigianato, taverne di tapas, e numerosi bar e ristoranti.
Uno dei suoi gioielli architettonici è la Basilica di Santa Maria del Mar, un’imponente chiesa gotica risalente al XIV secolo. La sua architettura maestosa e le grandi vetrate creano un’atmosfera suggestiva, mentre il suo interno spoglio e luminoso ispira tranquillità e devozione.
Se vi appassionano i romanzi storici, forse avete già sentito parlare della Basilica di Santa Maria del Mar grazie all’enorme successo del libro di Ildefonso Falcones “La cattedrale del mare”. Questo romanzo storico ambientato nel XIV secolo racconta la storia di un giovane lavoratore che partecipa alla costruzione della Basilica. Il romanzo ha contribuito a diffondere la conoscenza e l’interesse per questa magnifica chiesa, rendendola ancora più iconica nella cultura e nella letteratura di Barcellona.
A pochi passi dalla Basilica c’è il Museo Picasso (Carrer de Montcada, 15-23), un riferimento imperdibile se amate l’arte. Questo museo ospita una vasta collezione di opere del celebre pittore spagnolo Pablo Picasso e offre un’affascinante prospettiva sulla sua evoluzione artistica e sul suo talento.
Dove pranzare in zona Born?
Per una pausa gastronomica di qualità (perché lo sappiamo, tanta bellezza fa venire fame!) contate sulla ricca offerta del mercato principale del quartiere: il Mercato di Santa Caterina (Avenida de Francesc Cambó, 16). Con la sua caratteristica struttura moderna e i suoi colorati tetti ondulati, questo mercato è rinomato per la sua vasta selezione di prodotti freschi, tra cui frutta, verdura, carne, pesce e prodotti gastronomici locali. È un luogo perfetto per immergersi nella cultura culinaria di Barcellona e per gustare prelibatezze locali.
Se invece preferite una location più classica e volete sedare la fame con un pasto carnivoro, potete provare il ristorante argentino El Foro (Carrer Princesa 53), famoso per i tagli e la qualità della carne. Sempre in Carrer Princesa, ma al numero 16, il ristorante catalano Nou Celler è un locale che ricorda un’antica bottega e dove la cucina è semplice ma gustosa. Altro locale iconico del Born, per un pranzo più veloce a base di ottime tapas, è il Bormuth (Plaça Comercial, 1).
Il Parco della Ciutadella
Dopo pranzo, un bel posto per rilassarsi è il Parco de la Ciutadella (Passeig de Picasso, 21), un’oasi di tranquillità a pochi passi dalla folla del Born. Qui potete rilassarvi, sonnecchiare sul prato (ma tenete sempre sotto controllo le borse per evitare brutte sorprese!) o fare un giro sul lago noleggiando una barchetta a remi.
Con i suoi 17 ettari, il Parco de la Ciutadella è uno dei parchi più grandi della città con ampi prati, laghetti, fontane, giardini fioriti e aree picnic. Chi vive a Barcellona ne approfitta spesso, soprattutto nel weekend, per organizzare momenti di ritrovo con amici e familiari.
Costruito tra il 1875 y 1888, il parco ha anche una grande importanza storica perché è stato il sito dell’ex cittadella militare, voluta da Filippo V per dominare la città dopo la guerra di successione spagnola nel XVIII secolo.
Uno dei nostri angoli preferiti è senza dubbio il lago della Ciutadella che sorge ai piedi della Cascata Monumentale. La Cascata è una scultura disegnata e progettata da Josep Fontseré con l’aiuto di un giovanissimo Antoni Gaudi. Il motivo principale della scultura, che si alza al centro sotto quattro cavalli dorati, è il Nacimiento de Venus (Nascita di Venere) dello scultore Catalano Venanci Vallmitjana.
Palau de la Música Catalana
Dopo la pausa rilassante al parco, date il via al pomeriggio con una visita al Palau de la Música Catalana, un’eccellenza architettonica che ospita concerti e spettacoli di musica classica. Si trova in una stradina stretta, Carrer de Sant Francesc de Paula, in quella zona del distretto del Born conosciuta come La Ribera.
Progettato dall’architetto catalano Lluís Domènech i Montaner tra il 1905 e il 1908, il Palau divenne presto un simbolo dell’identità culturale di Barcellona. Fu inaugurato il 9 febbraio 1908 con un memorabile concerto, e da allora è uno dei principali teatri per la musica e le arti performative in città. Dal 1997 è stato proclamato patrimonio dell’Unesco.
Dal punto di vista architettonico, il Palau è un capolavoro modernista e ve ne accorgete anche solo ammirandolo dall’esterno. La sua imponente facciata esterna, che sembra illuminare la strada, è caratterizzata da un intricato disegno di mattoni e pilastri in pietra rossa, mosaici, vetrate colorate e sculture. L’interno è meraviglioso: lunghe file di finestre permettono alla sala da concerto di ricevere la luce naturale mentre al centro del soffitto splende un cupola di vetro colorato.
Port Vell e Barceloneta
Come passare il resto del pomeriggio di questo terzo giorno a Barcellona? La nostra idea è dedicarlo al quartiere più rilassante di Barcellona: scendete verso il mare e scoprite la zona del Port Vell e della Barceloneta.
Il Port Vell si trova nella parte bassa della città, a pochi passi dalla fine della Rambla e dal monumento a Cristoforo Colombo che, col braccio destro esteso, punta l’indice verso il mare. Port Vell è il vecchio porto di Barcellona: prima del restauro avvenuto per le Olimpiadi estive del 1992, questa era un’area portuale di magazzini vuoti, piazzali di smistamento e fabbriche.
Oggi, invece, Port Vell è diventata una zona cool e sempre molto affollata, complice una bella passeggiata sul lungomare, prati ben curati e il ponte pedonale, chiamato Rambla de Mar, che porta al centro commerciale Maremagnum.
Dal bel palazzo della Autoridad Portuaria, proprio di fronte al ponte della Rambla de Mar, potete costeggiare il porticciolo, ammirare le imbarcazioni attraccate, e camminare fino al barrio della Barceloneta. Lungo il cammino vedrete sculture che ormai caratterizzano il panorama di questa zona di Barcellona, come La Gamba (Il gambero) di Javier Mariscal e El Cap de Barcelona (Il volto di Barcellona) dell’artista pop statunitense Roy Lichtenstein.
A Barceloneta, il quartiere marinaro famoso per le sue spiagge sabbiose e i ristoranti di pesce fresco, potete concedervi qualche ora di relax per terminare la giornata.
Prima delle Olimpiadi del 1992, questo era ancora un quartiere tradizionale di pescatori: la sua autenticità marinara non è andata del tutto perduta e continua a emergere nonostante i grandi cambiamenti indotti dal turismo.
Partite dalla sua piazza centrale, quella dove si trova anche il mercato di quartiere: Plaça del Poeta Boscá. Qui trovate ancora piccoli tesori di decorazione edilizia del XIX secolo e chiari segni di orgoglio da parte dei suoi abitanti, che spesso appendono ai loro balconi la bandiera giallo-azzurra del barrio.
Uno dei simboli della trasformazione post-Olimpiadi della Barceloneta si trova in spiaggia: la famosa scultura verticale conosciuta anche come los cubos de la Barceloneta (“i cubi della Barceloneta”). In realtà il suo vero nome è Estel Ferit, che in catalano significa “stella ferita”, ed è opera della scultrice tedesca Rebecca Horn. I quattro cubi che la compongono immortalano i popolari casotti del litorale della Barceloneta e che furono eliminati prima delle Olimpiadi.
Altra immagine iconica del quartiere è il profilo dell’Hotel W (Plaça Rosa Del Vents 1), chiamato anche Hotel Vela, alla fine della spiaggia della Barceloneta. Il suo profilo a forma di vela la sera si illumina con diversi colori. Se volete fare una passeggiata con il suono delle onde in sottofondo, dietro l’hotel si aprono il Mirador Vela e il Mirador del Mediterránei, due lunghi viali da cui sembra di poter abbracciare il mare e tutta Barcellona.
Se il clima lo permette, il modo migliore per godersi la Barceloneta è prendere un po’ di sole in spiaggia, fare un tuffo nel Mediterraneo o affittare una tavola da paddle surf per vedere la città dal mare. Per un’esperienza più chill, sedete a uno dei tanti chiringuitos in spiaggia, ordinate qualcosa di fresco e osservate la colorata folla che si riversa a passeggiare, pattinare o fare altri sport sul lungomare.
Dove cenare alla Barceloneta?
Chiudete la giornata in bellezza con una cena al sapore di mare o di tapas tipiche. A Barceloneta c’è l’imbarazzo della scelta. Potete optare per il vermouth e le tapas classiche del Bar Electricitat (Carrer de Sant Carles, 15) o per quelle un po’ più ricercate della Bitacora (Carrer de Balboa 1). Se non volete perdervi una cena a base di pesce, andate sul sicuro con il Can Maño (Carrer del Baluard, 12) o il Barraca (Passeig. Marítim de la Barceloneta, 1).
Giorno 4: Camp Nou, Montjuïc, Fondazione Miró, Plaza España e Fontana Magica
Per il quarto e ultimo giorno dell’itinerario a Barcellona, ci spostiamo nella zona ovest di Barcellona, tra Plaza España, la collina del Montjuïc e il regno del tifo calcistico, il Camp Nou.
Camp Nou
Il Camp Nou (Carrer d’Aristides Maillol, 12) è lo stadio leggendario del FC Barcelona, una delle squadre di calcio più celebri e di successo al mondo. Inaugurato nel 1957, il Camp Nou ha una capacità di 99.354 spettatori: il colpo d’occhio è impressionante, siete di fronte al più grande stadio di Spagna e al terzo più grande d’Europa. Al momento è in fase di ristrutturazione.
Questo tempio del calcio ha ospitato numerose partite epiche e momenti indimenticabili nel corso degli anni. Il suo design è impressionante, ha una struttura imponente e una pista di atletica, e la visuale è ottima praticamente da qualsiasi posto.
Se il calcio è la vostra passione, non potete perdervi la visita allo stadio. Il biglietto include la possibilità di entrare in campo e sedervi nei posti riservati ai giocatori, di visitare gli spogliatoi della squadra sfidante, la sala stampa e la sala VIP. Potete anche visitare il Museo del Barcellona F.C., con tutti i trofei, i cimeli e gli oggetti legati alla storia del club e dei suoi giocatori più famosi.
Montjuïc
Se invece il calcio non vi interessa e preferite di gran lunga una mattinata a passeggio nella natura, godetevi la bellezza dei parchi e dei sentieri del Montjuïc.
Il Montjuïc è una collina che offre viste spettacolari sulla città ma anche una combinazione unica di storia, natura e attrazioni culturali. Il suo nome deriva dalla parola catalana “Mont dels Jueus“, che significa “montagna dei giudei”: il nome richiama il fatto che nel Medioevo la collina ospitava un cimitero ebraico.
Dal punto di vista storico, il Montjuïc ha giocato un ruolo significativo nella storia di Barcellona. È stato il sito di diverse fortificazioni, tra cui il Castello di Montjuic, che si può visitare ancora oggi e dalle cui terrazze si ammira quasi tutta la città. Durante la guerra civile spagnola, il Montjuïc fu anche il luogo di esecuzioni e prigionie politiche.
Oggi è un luogo in cui amano passeggiare sia turisti che persone del posto. Tra le attrazioni più visitate c’è il Poble Espanyol (Avenida de Francesc Ferrer i Guàrdia, 13), una sorta di “Spagna in miniatura” ricostruita con le sembianze di un paesino con stradine e piazzette che rappresentano diverse regioni del paese. Tra i musei più interessanti di questa zona, invece, ci sono il Museo Nazionale d’Arte della Catalogna (MNAC) e la Fondazione Joan Miró, che ospita una vasta collezione delle opere dell’artista catalano.
Dove pranzare al Montjuïc?
Nella zona del Montjuïc non ci sono tanti posti in cui mangiare, a parte qualche baretto spenna-turisti. Il nostro consiglio, se programmate di trovarvi da queste parti all’ora in cui lo stomaco brontola, è di portarvi un pranzo al sacco o qualcosa da stuzzicare.
Se passate di qui di sabato o di domenica invece, vi consigliamo di fermarvi in un piccolo locale all’aperto con una vista superba sul porto commerciale di Barcellona: La Caseta del Migdia è un angolo ristoratore con un bell’ambiente e platos combinados (piatti unici composti da due o tre cibi) di buona qualità. Si trova in cima alla collina, nel Mirador del Migdia.
Fondazione Joan Miró
La Fondazione Joan Miró è un museo dedicato al celebre artista catalano Joan Miró. Si trova sul versante della collina di Montjuïc ed è stata inaugurata nel 1975, poco prima della morte dell’artista. Nasce come fondazione per volontà dello stesso artista, che voleva creare a Barcellona uno spazio artistico di riferimento internazionale. In seguito, la Fondazione è diventata spazio per promuovere la ricerca e gli studi su Miró e sull’arte contemporanea e per valorizzare la sua collezione.
La natura è sempre stata all’origine della creazione di Miró ed è un elemento chiave del progetto architettonico della Fondazione. Joan Miró e Josep Lluís Sert – architetto, amico intimo dell’artista e responsabile del progetto – scelsero Montjuïc come sede del museo perché volevano un edificio integrato nella natura, in modo che la vegetazione diventasse parte integrante dello spazio espositivo.
Plaza España e Fontana Magica
Concludete la vostra quarta giornata a Barcellona in una delle sue piazze più trafficate ma che nasconde veri gioielli: Plaza España. La riconoscete per l’iconico panorama dominato dalla coppia di Torri Veneziane.
Guardando attraverso le torri, alla fine del lungo viale di Avenida de la Reina Maria Cristina, si staglia fiero il Palau Nacional de Montjuïc che oggi è sede anche del Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC). Tutti questi edifici risalgono al 1929, anno dell’Esposizione Internazionale di Barcellona.
Il MNAC è uno dei musei più importanti di Barcellona, che ospita un’enorme collezione di opere d’arte catalana dal Medioevo al XX secolo, tra cui dipinti, sculture, affreschi e oggetti d’arte decorativa. Le collezioni comprendono opere di artisti come Rubens, Velázquez, Goya, Tiepolo e Tintoretto. Tra le opere più celebri si trovano i migliori esempi di affreschi romanici, unici in Europa, che rappresentano un importante patrimonio artistico e storico della regione.
Se volete ammirare la città dall’alto e da un punto di vista privilegiato (e gratis!), salite sulla terrazza del centro commerciale Las Arenas, imponente edificio circolare che sostituisce l’antica arena per le corride di Barcellona.
Per chiudere in bellezza il vostro soggiorno a Barcellona, aspettate la sera per lo spettacolo di luci, giochi d’acqua e musiche della Fontana Magica. Gli spettacoli sono gratuiti ma gli orari variano: verificateli in anticipo.
Importante: lo spettacolo della Fontana Magica è temporaneamente sospeso a causa dell’emergenza siccità che sta interessando la Catalogna (luglio 2023).
Rimanete un giorno in più a Barcellona? Allora non perdetevi il nostro itinerario da 5 giorni!
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